Le cognate

di Michel Tremblay

Regia di Barbara Peruzzi


Venti donne in un salotto alla fine degli anni ’60 e, grazie ad uno dei tanti concorsi per massaie desiderose di gadget tecnologici, la padrona di casa vince un milione di “punti premio” che le permetteranno di rimodernare la sua modesta abitazione. Per attaccarli agli appositi album chiama all’ appello tutte le sue conoscenti, vicine, sorelle e lontane parenti. E’ normale, in un contesto così variegatamente “femminile”, aspettarsi invidie e piccole cattiverie, ma le signore in questione supereranno ogni limite immaginabile. Una rappresentazione brillante quindi, che mette in scena un vero e proprio museo degli orrori umani, dove si alternano, nello svelare le proprie miserie, sia casalinghe frustrate da mariti impenitenti che zitelle velenose, acide ed arrabbiate col mondo intero, oltre ad un manipolo di giovani affamate di esperienze, per l’ epoca considerate “trasgressive”. Lo spettacolo mette insieme realismo, provocazione, senso del grottesco e astrattismo, in un alternarsi vivace di esibizioni individuali e lavoro di gruppo.